ostinato agg. [dal lat. obstinatus, propr. part. pass. di obstinare]. - 1. a. [di persona, che persiste con caparbietà in un atteggiamento, in un proposito, in un'idea, con la prep. in o assol.: è o. come un mulo; essere o. nelle proprie idee] ≈ caparbio, cocciuto, (lett.) pertinace, (lett.) pervicace, testardo, [spec. di bevitore, giocatore e sim.] accanito. ‖ costante, perseverante, tenace. ↔ arrendevole, cedevole, docile, flessibile, remissivo. b. (estens.) [di cosa in cui si persiste inflessibilmente: chiudersi in un o. silenzio] ≈ insistente, persistente, tenace. ↑ inflessibile, irremovibile. ↓ continuo, costante. ↔ debole, discontinuo, incerto, incostante, momentaneo, passeggero, temporaneo. 2. (fig.) a. [di cosa molesta, che dura più dell'ordinario, che sembra non voler cessare e sim.: una pioggia o.; una tosse o.] ≈ (non com.) incoercibile, insistente, persistente. ↔ momentaneo, passeggero. b. (mus.) [di figura melodica, che si ripete incessantemente in un brano: basso o.] ≈ Ⓖ continuo. ↔ Ⓖ intermittente.