ostro1
òstro1 s. m. [dal lat. ostrum, e questo dal gr. ὄστρεον, che oltre al sign. di «ostrica, conchiglia» aveva anche quello di «porpora»]. – Sinon. letter. di porpora, nei suoi due sign. fondamentali: 1. Sostanza colorante purpurea estratta anticam. da alcuni molluschi, e il colore stesso: Sempre il tuo sangue splende come l’o. (D’Annunzio). Per estens., in usi poet., il colore roseo della carnagione: Ciprigna Con la tiepida neve e col viv’ostro De le sue braccia al collo gli si avvinse (Caro). 2. Stoffa o veste tinta di porpora: Assisa in alta e glorïosa sede E d’altro ornata che di perle o d’ostro (Petrarca); Donna gentil, che non di perle e d’ostro, Ma sol d’onor e di virtute ha sete (Bembo); Quel capitan che cinto d’o. e d’oro Dispon le squadre e par sì fero in vista (T. Tasso). In partic., la porpora cardinalizia: spesso i Lari miei, novo stupore! vider l’o. romano (Parini), la mia casa, cioè, ebbe la visita di cardinali; anche, il manto regale: di regi ostri s’ammanta La città del Ferrucci e a voi fa guerra (Carducci).