ottentotto
ottentòtto agg. e s. m. (f. -a) [dall’oland. Hottentot o Ottentot, prob. voce imitativa dei suoni avulsivi caratteristici del loro linguaggio]. – 1. Relativo o appartenente agli Ottentotti, popolazione indigena dell’Africa australe, che all’epoca dei primi stanziamenti olandesi (sec. 17°) occupava in masse cospicue la regione del Capo di Buona Speranza, mentre oggi è ridotta a poche migliaia di individui, che presentano, dal punto di vista dell’antropologia fisica, caratteri di steatopigia, di camerrinia, di bassa statura nonché una particolare plica sulla palpebra superiore, detta plica ottentotta. Attualmente il termine è stato abbandonato dagli studiosi, preferendosi, come etnonimo, il termine khoi per meglio riferirsi alla particolarità di un linguaggio parlato caratterizzato da schiocchi (suoni avulsivi), apofonia vocalica e toni musicali: lingua o. (o lingua khoi), attualmente riunita dagli studiosi a quella parlata dai boscimani (o san) con il nome complessivo di lingua khoi-san (analogam., cultura khoi-san, la cultura relativa all’insieme etnico costituito dagli ottentotti e dai boscimani). Per il cosiddetto grembiule delle Ottentotte, v. grembiule, n. 3. 2. In senso fig., la parola è spesso usata per indicare persona grossolanamente ignorante e maleducata e, al plur., come sinon. di popolo barbaro e rozzo.