ottica
òttica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottico; nel sign. 4, sull’esempio del fr. optique]. – 1. Parte della fisica che studia i fenomeni relativi alla propagazione della luce (nel vuoto e nei mezzi materiali) e gli effetti della sua interazione con i corpi e i loro costituenti elementari (atomi ed elettroni), nonché le proprietà e la costituzione degli strumenti atti a fornire, a diversi fini, immagini degli oggetti, o a emettere radiazione luminosa, oppure a misurarne le grandezze caratteristiche. L’attuale suddivisione dell’ottica riflette in larga misura lo sviluppo storico della disciplina: o. geometrica, trattazione puramente geometrica dei fenomeni ottici, che fornisce la teoria generale degli strumenti ottici e della formazione delle immagini, basata sull’ipotesi approssimata secondo cui la propagazione luminosa avviene lungo traiettorie rettilinee (raggi) soggette alle leggi della riflessione e della rifrazione; o. ondulatoria, studio dei fenomeni ottici attribuibili alla natura ondulatoria della radiazione luminosa, e cioè dei fenomeni di interferenza, diffrazione e polarizzazione, in quanto dovuti all’interazione della luce con corpi aventi dimensioni confrontabili con la sua lunghezza d’onda; o. elettromagnetica, sviluppo dell’ottica ondulatoria che tiene conto della natura elettromagnetica delle onde luminose, e si estende, su questa base, allo studio degli effetti dell’interazione della luce con le particelle cariche che costituiscono la materia (ivi compresi i fenomeni di diffusione, dispersione, emissione e assorbimento), nonché dei fenomeni che sono oggetto specifico dell’elettroottica e della magnetoottica: o. fisica, espressione generica talvolta usata (in contrapp. a ottica geometrica) con riferimento alla trattazione del complesso dei fenomeni studiati dall’ottica ondulatoria e dall’ottica elettromagnetica; o. quantistica, studio dei fenomeni ottici basato sul concetto quantistico di fotone (particella elementare dotata al tempo stesso di proprietà corpuscolari e di proprietà ondulatorie) e applicato a dispositivi, quali il laser, in cui gli effetti quantistici sono predominanti; o. non lineare, studio dell’interazione della radiazione con la materia (negli stati solido, liquido e gassoso) in situazioni in cui tale interazione presenta effetti non linearmente dipendenti dai campi elettrici e magnetici della radiazione stessa. O. delle radioonde e o. delle microonde, generalizzazioni delle acquisizioni dell’ottica ordinaria che ne estendono la validità al campo delle radioonde e, rispettivam., delle microonde. Per estens., sulla base dell’analogia formale tra la propagazione della luce in mezzi trasparenti e il moto di particelle (elettroni, protoni, ecc.) in campi elettrici e magnetici, si parla di o. elettronica e di o. delle particelle. Con riferimento al mezzo con cui la luce interagisce dando luogo a fenomeni specifici: o. atmosferica, studio dei fenomeni ottici che si producono nell’atmosfera terrestre (per es., l’arcobaleno, i miraggi, gli aloni, ecc.); o. cristallografica, che si occupa degli effetti dell’interazione della luce con strutture cristalline. Con riferimento a particolari applicazioni dell’analisi dei fenomeni ottici: o. adattabile, studio dei modi in cui si può modificare un sistema ottico per correggere le perturbazioni introdotte su fasci luminosi da eventi casuali (moti dell’atmosfera, vibrazioni, ecc.); o. fisiologica, studio del comportamento dell’occhio (degli animali e in partic. dell’uomo) in quanto sistema ottico che riceve, focalizza e rivela la radiazione luminosa, anche nelle sue componenti cromatiche. 2. La tecnica della fabbricazione di strumenti ottici: laboratorio di o.; anche come insegna di negozî dove si vendono tali strumenti. 3. L’insieme delle lenti, degli specchi, dei prismi, ecc., che fanno parte di uno strumento: cannocchiale che ha una buona o.; modificare, cambiare, sostituire, migliorare l’o. di uno strumento, ecc. In partic., in fotografia, è spesso sinon. di obiettivo: o. trattata, obiettivo le cui lenti, mediante opportuni trattamenti fisici e chimici, sono state ricoperte di una sottilissima pellicola trasparente allo scopo di attenuare la riflessione della luce sulle loro superfici, con conseguente aumento del fattore di trasparenza del sistema ottico; apparecchi a o. intercambiabile, quelli nei quali è possibile innestare obiettivi con caratteristiche diverse, a seconda delle necessità. 4. Con uso fig., punto di vista, modo di giudicare e di vedere le cose e sim.: secondo la tua o. tutto ciò è incomprensibile; il film va visto in un’o. particolare; guardare le cose sotto un’o. diversa, sotto un’o. deformata.