otto per mille
(8 per mille), loc. s.le m. inv. Quota pari all’otto per mille dell’Irpef che, in sede di dichiarazione dei redditi, può essere destinata, per scelta del contribuente, allo Stato o a istituzioni religiose, per scopi sociali e umanitari. ◆ [tit.] Il Fisco semplice ora rischia di mandare in tilt l’otto per mille [testo] La semplificazione fiscale manda in tilt l’«otto per mille». L’allarme arriva dalla Chiesa cattolica che si trova a fare i conti con il rischio di una riduzione dei trasferimenti derivanti dal sistema di finanziamento delle istituzioni religiose. (Sole 24 Ore, 29 aprile 2000, p. 16, Norme e Tributi) • Non più tardi di pochi giorni fa uno dei punti che non si sono potuti discutere in Senato è stato quando è venuto in votazione un emendamento che chiedeva – diciamo così – chiarimenti sull’8 per mille. (Lidia Menapace, Liberazione, 30 ottobre 2007, p. 1, Prima pagina) • Mentre il pontefice [Benedetto XVI] era a Savona, si è tenuta a Genova la manifestazione di protesta contro la visita del Papa. Oltre un migliaio di manifestanti (3000 secondo gli organizzatori e 1000 scarsi per la Digos) dopo un’assemblea all’università sono arrivati in corteo a Piazza Caricamento dove si è concluso il «Pride Laico» con la parola d’ordine «Per una società libera dalle ingerenze della Chiesa cattolica, contro i continui attacchi alla legge 194, contro l’omofobia, contro l’otto per mille alla Chiesa cattolica e per la sua destinazione alla scuola pubblica, contro l’oscurantismo e per una società dei saperi, per il riconoscimento dei diritti delle diverse forme di famiglia». La manifestazione è stata composta e pacifica. (Roberto Monteforte, Unità, 18 maggio 2008, p. 8, In Italia).
Espressione composta dall’agg. otto, dalla prep. per e dall’agg. mille.
Già attestato nella Repubblica del 12 agosto 1984, p. 7, Inchieste (Miriam Mafai).