ottone
ottóne s. m. [dall’arabo lāṭūn «rame»]. – 1. Lega metallica a base di rame e zinco, con prevalenza del rame (o. comune o binario), cui si aggiungono, talora, quantità varie di altri elementi come il manganese, il ferro, l’alluminio, lo stagno, che ne migliorano le proprietà meccaniche e la resistenza agli agenti atmosferici (o. speciali); di colore giallo lucente, è usato, per la sua durezza e resistenza alla corrosione, nonché per la sua facile lavorabilità, per oggetti artistici e d’uso comune: candelabro, lampadario di o.; maniglia, rubinetto di o.; barra, lamiera, tubo, filo di o.; lucidare gli ottoni. In partic.: o. di 1° titolo, ottone comune con tenore di zinco variabile tra il 28 e il 37%; o. di 2° titolo, con tenore di zinco variabile tra il 37 e il 48%; o. navale, ottone speciale contenente piccole quantità di stagno che ne migliorano la durezza e la resistenza all’acqua di mare. 2. Al plur., per metonimia, nome generico degli strumenti a fiato in ottone (trombe, tromboni, ecc.), i quali formano una famiglia dell’orchestra e hanno una parte preponderante nelle bande.