ottuso /o't:uzo/ agg. [part. pass. di ottundere, sul modello del lat. obtusus]. - 1. (lett.) [di lama, coltello e sim., che ha la punta o il taglio privati di acutezza] ≈ smussato, spuntato, [di punta e sim.] arrotondato. ↔ acuminato, affilato, aguzzato, appuntito, puntuto. 2. (geom.) [di angolo, che è maggiore di un angolo retto e minore di un angolo piatto] ↔ acuto. 3. a. (fig.) [di persona, che è caratterizzato da lentezza mentale: sei proprio o.!] ≈ beota, corto di mente, cretino, deficiente, duro (o lento o tardo) di comprendonio, ebete, idiota, (spreg.) microcefalo, scemo, sciocco, stupido, tonto. ↔ acuto, intelligente, perspicace, pronto, sveglio. ↑ brillante, geniale. b. (fig.) [di espressione, sguardo e sim., che rivela lentezza mentale] ≈ beota, cretino, ebete, fesso, idiota, sciocco, stupido, torpido. ↔ acuto, intelligente, intenso, penetrante, perspicace. c. (estens.) [di organo dell'udito, che ha perduto in parte la capacità di percepire le sensazioni sonore: avere l'orecchio o.] ≈ cattivo, debole, indebolito. ↔ buono, fine. d. (non com.) [di suono, che ha poca risonanza e breve durata] ≈ attutito, basso, cupo, debole, ovattato, smorzato, sordo, velato. ↔ acuto, alto, forte, intenso. ↑ squillante, stridente.