out
‹àut› avv. e prep., ingl. – 1. Propriam., fuori. È parola che compare come primo elemento compositivo in espressioni usate anche in ital. (v. le voci seguenti). Ha inoltre usi partic. nel linguaggio sport.: a. Nel gioco del calcio (per abbrev. di out of play), indica la posizione del fuori gioco. b. Nel tennis, fallo consistente nel buttare la palla fuori delle righe, e, in senso concr., lo spazio fuori del tracciato del campo che consente ai giocatori completa libertà di movimento nelle varie fasi del gioco. c. Nel pugilato, parola che l’arbitro pronuncia quando uno degli avversarî non si sia rialzato prima ch’egli abbia finito di contare fino a dieci (equivale quindi a una dichiarazione di fuori combattimento). 2. Con uso assol., significa «fuori moda, non più usato», e si contrappone a in: quest’anno le gonne lunghe sono o.; modi di dire, comportamenti ormai out.