overdrive
‹óuvëdraiv› s. ingl. [comp. di over «sopra» e drive «guida» e anche «spinta, impulso»] (pl. overdrives ‹óuvëdraiv∫›), usato in ital. al masch. – Nelle costruzioni automobilistiche, meccanismo posto dopo il cambio, avente lo scopo di diminuire il rapporto tra la velocità del motore e la velocità dell’albero di trasmissione; è generalm. costituito da un moltiplicatore epicicloidale e da un innesto che realizza la presa diretta. Nelle vetture di grande produzione, è generalmente sostituito dalla quinta marcia.