ovitrappola
s. f. Dispositivo per la cattura e il controllo delle uova di zanzara, in particolare della zanzara tigre. ◆ Della zanzara tigre, che provoca ponfi grossi e dolorosi e che punge anche di giorno, si interessano anche le Asl, che hanno disseminato ovitrappole per tenere questo «vampiro» sotto controllo. (Donata Belossi, Stampa, 22 luglio 1998, Cuneo, p. 6) • Travolti dalla zanzara tigre. A tre anni dal suo arrivo, la terribile malesiana è già un’emergenza: ha conquistato l’84% del territorio comunale. Qualche altro tombino qua e là, e Firenze sarà sua. Fino all’anno scorso si poteva parlare di una colonizzazione a macchia di leopardo che interessava solo alcune zone della città, soprattutto i quartieri 4 e 5, ma quest’anno la sua presenza è stata registrata ovunque. Le ovitrappole non lasciano dubbi. (Elena Favilli, Repubblica, 30 agosto 2003, Firenze, p. V) • Gli interventi su aree pubbliche – spiegano – sono condotti da Ama disinfestazioni (ex Sanama) e sono iniziati a metà aprile, in anticipo di un paio di settimane rispetto al 2006. L’insetto, comparso per la prima volta a Roma dieci anni fa, è diffuso sul 70% del territorio comunale e, come sottolineano gli esperti «non è possibile eliminarlo radicalmente, ma contenerlo». Sono in corso gli interventi larvicidi, soprattutto a ridosso dei tombini (un milione quelli interessati) e procedono in base alle segnalazioni e ai risultati dei costanti monitoraggi, effettuati mediante 650 ovitrappole dislocate in tutta la città. (Simona De Santis, Corriere della sera, 10 giugno 2007, p. 12, Cronache).
Composto dal confisso ovi- aggiunto al s. f. trappola.
V. anche trappola biologica.