pacco
s. m. [prob. dall’oland. pack] (pl. -chi). – 1. Confezione di materiali e oggetti varî fatta con involucro di carta o cartone, tela, plastica, ecc., generalmente ben legata con nastri, corde e sim. per consentirne il trasporto, la spedizione o anche semplicem. la protezione e la conservazione del contenuto: un p. di libri; un p. di dolci; un p. voluminoso; un p. ben confezionato; fare, portare, spedire un p.; p. ferroviarî, postali, aerei, opportunamente confezionati e sigillati per essere spediti tramite ferrovia, per posta, per corriere, ecc.: pacco ordinario, spedito per via ordinaria; pacco celere (v. paccocelere); pacchi viveri, istituiti fin dalla prima guerra mondiale dalla Croce Rossa Internazionale per l’invio di viveri ai prigionieri; pacchi dono, confezioni contenenti commestibili o oggetti di vestiario, distribuite a militari e a civili indigenti a cura di comitati, a dipendenti di pubbliche amministrazioni o di aziende private, ecc. 2. Nella tecnica, insieme di fogli, lamiere, ecc.: per es., la serie di lamine d’acciaio sovrapposte e opportunamente sagomate che costituiscono una balestra, o l’insieme dei lamierini magnetici di una macchina elettrica. 3. Nell’arte del battiloro, il complesso delle lamine d’oro, tagliate in quarti, dopo la prima battitura, che si mettono tra fogli di pergamena per essere battute una seconda volta. 4. Nel commercio dei filati di cotone, unità di peso pari a 10 libbre, ossia a circa 4 kg e mezzo. ◆ Dim. pacchétto (v. pacchetto1).