padiglione
padiglióne s. m. [lat. papilio -ōnis «farfalla», e anche «tenda militare»]. – 1. a. Tenda da campo, di grandi dimensioni e riccamente addobbata, che un tempo si usava innalzare negli attendamenti militari e in quelli destinati a soste durante i viaggi, o in altre occasioni solenni, per servire di alloggio o di ritrovo a personaggi importanti: quivi fatti venir padiglioni e trabacche, disse a color che accompagnato l’aveano che starsi volea (Boccaccio). b. Specie di baldacchino, di grosso panno o drappo, che anticamente si faceva discendere dal soffitto a circondare il letto. Anche, non com., il baldacchino ornamentale su finestre, porte, arcate, ecc. c. In araldica, il manto proprio delle armi degli imperatori, re e principi sovrani, di velluto, generalmente color porpora, bordato e frangiato d’oro, entrato in uso verso la fine del sec. 17°. d. fig., poet. La volta celeste: e di chi vide Sotto l’etereo padiglion rotarsi Più mondi (Foscolo, con allusione a Galileo); Come sei bella, o mia Firenze! Azzurro Sempre ride il tuo cielo, e di zaffiro Un padiglion sovra il tuo capo stende (Carducci). 2. In architettura: a. Piccola costruzione, riccamente decorata, che spec. a partire dal Seicento veniva costruita isolata dagli edifici circostanti nei parchi di ville signorili e di castelli: un p. di caccia. b. Edificio isolato in uno spazio libero e adibito a usi varî, come esposizione di merci e prodotti in mostre e fiere, sosta e ritrovo in parchi e giardini pubblici e privati, con forme architettoniche rispondenti alle funzioni di pubblicità e di ornamento cui tali edifici sono destinati: il p. degli elettrodomestici alla fiera campionaria di Milano. c. Corpo di fabbrica facente parte di un complesso maggiore e avente caratteristiche particolari di autonomia funzionale, che può risultare isolato o anche collegato mediante locali di uso comune agli altri elementi analoghi: il p. di montaggio in una fabbrica di automobili; il p. delle malattie infettive al Policlinico. d. Con riferimento alla forma che aveva solitamente la copertura della tenda detta padiglione o del baldacchino: volta a p., la volta che si ottiene intersecando opportunamente due o più cilindri ad assi orizzontali; tetto a p., copertura a pianta rettangolare o poligonale costituita da tante falde quanti sono i lati di base (le falde a forma triangolare situate alle testate dei corpi di fabbrica prendono il nome di teste di padiglione). 3. In anatomia, la porzione di un organo a forma di imbuto svasato: p. dell’orecchio; p. della salpinge. 4. Nome di varî oggetti che presentano una svasatura a forma di imbuto: a. Nelle armature antiche, la parte della goletta che allargandosi sotto il collo scende sul petto, sulle spalle, sulla schiena. b. Nelle lance da giostra, il pezzo di lamiera di ferro, svasato, che avvolge l’impugnatura dell’arma per riparare la mano durante il combattimento. c. Nella cuffia telefonica, lo stesso che auricolare1 (nel sign. 2). d. Parte terminale di alcuni strumenti a fiato, svasata a forma di campana (e perciò chiamata anche campana): il p. del corno, delle tube, ecc. 5. Nelle autovetture, la parte superiore della carrozzeria, che comprende il tetto, la fascia finestrata delle fiancate e i montanti. 6. In oreficeria, p. del brillante, la parte inferiore, a forma di piramide tronca, di una pietra preziosa tagliata a brillante. 7. Nell’attrezzatura navale, l’insieme delle manovre dormienti (sartie e stragli) dell’alberatura di un veliero: p. basso, p. di gabbia, p. alto, corrispondenti rispettivam. al tronco maggiore, all’albero di gabbia, all’alberetto. 8. In radiotecnica, antenna a p., antenna filare, di forma vagamente piramidale, per onde lunghe, largamente usata nel passato, spec. a bordo delle navi (in marina si chiama tuttora p. RT, cioè p. radiotelegrafico, l’insieme delle antenne filari, spesso convergenti in testa d’albero). ◆ Dim. padiglioncino, non com. padiglioncèllo.