paese-canaglia
(Paese canaglia, paese canaglia), loc. s.le m. Stato che, in modo più o meno attivo e palese, sostiene o fomenta il terrorismo internazionale. ◆ Ripescati i due «paesi-canaglia» [Iran e Libia], [Lamberto] Dini è andato ad esplorare domenica scorsa l’Algeria, riaprendo le comunicazioni seminterrotte con questo terzo grosso tassello del mosaico islamico-mediterraneo, nonché altro fondamentale partner energetico dell’Italia. (Foglio, 15 luglio 1998, p. 1, Prima pagina) • E nell’elenco dei Paesi canaglia coinvolti da Washington dopo l’undici settembre vi è anche il Sudan, il Paese che ospitò [Osama] Bin Laden dal 1991 al 1996. (Padania, 31 ottobre 2001, p. 3, Primo piano) • Lorin Maazel ripercorre a istantanee il recente tour che l’ha portato con la New York Philharmonic in Corea del Nord. Tre concerti in tre giorni con un’orchestra yankee in uno degli ultimi baluardi comunisti duri e puri. Un «paese canaglia», per dirla con [George W.] Bush, un posto dove un bravo americano non dovrebbe mai metter piede se non in versione Rambo. Maazel invece, che pur è cittadino stelle e strisce, vi è andato brandendo solo la sua bacchetta, certo che la forza della musica vale mille volte più di quella delle armi. «“Avete fatto più voi in due ore di musica che noi in trent’anni di trattative”, mi hanno assicurato due diplomatici americani di stanza a Pyongyang», racconta il maestro, (Giuseppina Manin, Corriere della sera, 5 marzo 2008, p. 53, Spettacoli).
Composto dal s. m. paese e dal s. f. canaglia, ricalcando l’espressione ingl. rogue country.