paga1
paga1 s. f. [deverbale di pagare]. – 1. a. Retribuzione che si dà periodicamente a chi svolge un lavoro subordinato con la qualifica di operaio, sinon. generico, quindi, di salario (e per estens., in singole espressioni, anche a chi appartiene alla categoria impiegatizia, come sinon. di stipendio): dare, prendere la p.; una buona p., abbastanza alta; una p. bassa, misera, insufficiente; p. oraria, settimanale, quindicinale, mensile; aumentare la p. agli operai; riscuotere (ant. tirare) la p.; Né io sono per anche un manzoniano Che tiri quattro paghe per il lesso (Carducci); lavorare, essere, tenere a mezza p.; essere, mettere in paga, in attività lavorativa con relativa retribuzione; giorno di p., il giorno in cui viene dato il salario; fare le p., calcolare la retribuzione da versare a ciascun dipendente. Con funzione appositiva, nelle locuz.: busta p., la busta che contiene la paga del lavoratore, con la specifica indicazione, sulla parte anteriore o su foglio interno, dell’ammontare della retribuzione e delle eventuali ritenute; libro p., libro in cui si registrano i salarî pagati agli operai di un’azienda; ufficio p., ufficio che provvede ad eseguire i pagamenti. b. Stipendio corrisposto a chi presta servizio militare, e anticam. a soldati mercenarî. 2. fig., non com. Ricompensa, premio, contraccambio (per lo più in frasi di tono ironico): bella p. dopo tante fatiche!; l’ho aiutato in tutti i modi, e per p. ecco come mi ha trattato. 3. ant. a. Rata di pagamento, sia di interessi, sia a rimborso del capitale, sia di tributo. b. Per metonimia, persona o soldato che riceve un compenso per le sue prestazioni: assumere una p., assoldare mille paghe; p. morta (propr., compenso corrisposto gratuitamente senza nessuna prestazione corrispettiva), soldato mercenario iscritto nei ruoli ma non presente nelle schiere (anche in grafia unita, pagamorta); mezza p., appellativo dato agli ufficiali dell’esercito napoleonico che, dopo la restaurazione dei Borboni in Francia, ebbero gli assegni ridotti a metà. ◆ Dim. paghétta, paga scarsa, modesta e, nel linguaggio fam., la somma di denaro (detta anche mancétta) che i genitori versano, per lo più settimanalmente, ai figli ancora ragazzi o adolescenti per le loro piccole spese; spreg. pagùccia; accr., scherz., pagóna; pegg. pagàccia.