palazzinaro
s. m. [der. di palazzina], spreg. – Termine con il quale si indica (dapprima a Roma, e questo spiega il suffisso dialettale, poi diffuso anche altrove), un tipo di imprenditore edile, spesso improvvisato, che a partire dagli anni ’50 e ’60 del Novecento, in presenza di un rilevante aumento della domanda di abitazioni, raggiunge rapidamente il successo economico grazie all’utilizzo di manodopera a basso costo, all’adozione di tipologie edilizie ad alta intensità abitativa e di tecnologie arretrate, a scapito sia dell’estetica delle costruzioni sia della vivibilità degli ambienti, spesso ricorrendo ad abusi, corruzione, violazione dei regolamenti edilizî e urbanistici.