paleoguerra
(paleo-guerra), s. f. Guerra tradizionale, combattuta secondo i canoni militari del passato. ◆ Qual è stato nel corso dei secoli il fine di quella che chiameremo paleo-guerra? [...] nella paleo-guerra si stroncavano coloro che dall’interno del fronte amico trasmettevano informazioni al fronte nemico [...] Se il fine della paleo-guerra era distruggere quanti più nemici fosse possibile, pare tipico della neo-guerra cercare di ucciderne il meno possibile, perché a ucciderne troppi si incorrerebbe nella riprovazione dei media (Umberto Eco, Repubblica, 27 aprile 1999, p. 17, Politica) • Richiamo ancora Eco: per attutire il trauma dell’intervento si inventa una neo-guerra [...] deve diventare prima o poi una paleo-guerra (Repubblica, 30 aprile 1999, p. 19, Politica) • gli uomini in borghese, come Dick Cheney e Donald Rumsfeld, e le donne in gonna come Condoleezza Rice, hanno altre priorità. Per cui non si può aspettare gennaio. Le elezioni di mezzo termine vengono molto prima e le si vince, oggi, solo con la pistola fuori dalla fondina. Per cui si sono già lasciati da parte i megapiani di paleoguerra e li si è sostituiti con la seconda edizione, riveduta e corretta, della prima fase della guerra infinita, quella afghana. (Giulietto Chiesa, Stampa, 28 settembre 2002, p. 10, Estero).
Composto dal confisso paleo- aggiunto al s. f. guerra.