palissandro
s. m. [dal fr. palissandre che, attrav. l’oland. palissander, viene da una voce indigena delle Grandi Antille]. – Legno pregiato fornito da varie specie di papiglionacee appartenenti ai generi Dalbergia e Pterocarpus e adoperato per oggetti di lusso, strumenti musicali, intarsî, ecc.: è un legno duro, pesante, con alburno e durame ben differenziati per l’ampia gamma di colorazione, e riceve denominazioni specifiche a seconda della provenienza: p. d’Africa, tipicamente quello fornito da Pterocarpus erinaceus con alburno giallastro e durame bruno-nerastro; palissandri del Madagascar, ricavati da diverse specie di Dalbergia; p. d’America, in partic. del Brasile (Dalbergia nigra) con alburno biancastro e durame bruno o violetto porporino; palissandri d’Asia, tra i quali il p. dell’India o di Giava (Dalbergia latifolia), con durame roseo-bruno o porporino violetto. Impropriamente viene denominato palissandro anche il legno fornito da specie del genere Jacaranda (v. iacaranda): ciò è dovuto al fatto che in origine il palissandro tipico era chiamato in Brasile jacarandá, nome che il botanico A.-L. de Jussieu utilizzò nel 1789 per la costituzione del genere jacaranda (che comprende invece piante bignoniacee).