palleggio
palléggio s. m. [der. di palleggiare]. – Azione del palleggiare (nel sign. 1 del verbo), che, diversa per i varî sport, può essere effettuata sia durante il gioco sia in fase di allenamento. In partic.: nel tennis (anche nel tennis da tavolo) e in qualche altro sport, fase di palleggio è quella, immediatamente precedente alla partita, in cui i giocatori si scambiano la palla per riscaldare i muscoli e provare alcuni colpi di gioco; nel calcio, è l’azione del giocatore che, in genere a scopo di allenamento, colpisce ripetutamente il pallone (con la testa, il ginocchio o i piedi) lanciandolo verso l’alto senza farlo ricadere a terra; nel rugby, è l’azione del giocatore d’attacco che, seguìto a debita distanza da un compagno e affiancato dagli altri avanti, spinge e dirige il pallone a terra con i piedi; nella pallacanestro, l’azione del giocatore che colpisce ripetutamente la palla facendola rimbalzare a terra, prima che un altro atleta riesca a toccarla; nella pallavolo, l’azione del palleggiatore che indirizza la palla verso uno degli schiacciatori chiamati a completare l’azione.