palliativista
s. m. e f. Medico specialista nelle cure palliative, finalizzate a alleviare il dolore. ◆ La facoltà di Medicina, prima in Italia, ha attivato un corso di perfezionamento in cure palliative, diretto dal prof. Giuliano Pelosi primario del I Servizio di Anestesia e Rianimazione del «Maggiore». Il corso si prefigge di creare medici palliativisti per le cure ai malati terminali. (Stampa, 26 novembre 1999, Novara, p. 42) • Giorgio Di Mola, vicedirettore scientifico della Fondazione [Floriani], ritiene che i dati si possano generalizzare: «Il 4-6% dei malati vengono aiutati a procurarsi una fine rapida», conclude. Non è d’accordo Franco Toscani, medico palliativista della stessa Floriani. «Non possiamo affermare che sia così. L’indagine riguarda un settore specifico. Colpisce invece un altro aspetto. Si pensava che l’eutanasia incontrasse meno favore fra coloro che somministrano cure palliative per alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita». (Margherita De Bac, Corriere della sera, 19 febbraio 2006, p. 56, Salute) • «Karol Wojtyla» presenta un ritratto inedito del papa ripercorrendo i 25 anni di pontificato attraverso interviste esclusive a [Mikhail] Gorbaciov, George [W.] Bush, [Lech] Walesa, [Daniel José] Ortega e altri grandi. Alla proiezione seguirà un dibattito con il vaticanista di «Repubblica» Marco Politi, Francesco Margiotta Broglio, il vescovo ausiliare Claudio Maniago, Piero Morino medico palliativista, e don Andrea Bellandi, preside della Facoltà Teologica. (Repubblica, 18 marzo 2006, Firenze, p. XIV).
Derivato dal s. m. e agg. palliativo con l’aggiunta del suffisso -ista.