pallio
pàllio s. m. [dal lat. pallium, affine a palla2; nel sign. 4, forma italianizzata del lat. scient. pallium]. – 1. Indumento degli antichi Romani, consistente in un telo di forma rettangolare, generalm. bianco, che veniva indossato sopra la tunica avvolgendolo intorno al corpo e fermandolo sul collo o sul petto; di origine greca, era preferito, per la sua semplicità, alla toga (quando questa non fosse d’obbligo), e usato spec. dai filosofi e da chi esercitava professioni in qualche modo connesse con la cultura greca (oratori, medici, poeti). 2. Per estens., letter., manto, mantello in genere: se cuore potesse mai battere sotto il p. dei pedagoghi (Mazzini); o anche drappo di stoffa pregiata, adoperato per abiti lussuosi, o come copertura, come stendardo e sim., oppure come premio concesso al vincitore in speciali gare (con questo sign., è oggi più noto nella variante palio, v.). In usi fig., maschera, falsa apparenza, spec. nella locuz. sotto il p. di (sotto il p. dell’amicizia, della religione, dell’altruismo, ecc.). 3. Nella liturgia cattolica, fascia circolare di lana bianca, che si fa passare intorno al collo; è ornata di 6 piccole croci, ha un pendente anteriore e uno posteriore, e i due lembi estremi terminano con piccole lastrine di piombo coperte di seta nera; è riservata al papa, agli arcivescovi, ai patriarchi e ai primati: lo fece ordinar vescovo, e con le sue mani in consistorio gli diede il p. patriarcale (Sarpi). La parola è talvolta usata per indicare simbolicamente la dignità vescovile. 4. a. In zoologia, altro nome del mantello dei molluschi, ripiegatura cutanea che ne riveste il corpo, secerne la conchiglia, e delimita la cavità paleale. b. In anatomia comparata, la parete dorsale del telencefalo, che ricopre a guisa di volta i ventricoli. Nelle varie classi di vertebrati subisce le più notevoli trasformazioni e modificazioni strutturali, fino a raggiungere il maggiore sviluppo e differenziamento nella corteccia cerebrale dei mammiferi, dove si ispessisce nelle regioni laterali a formare il neopallio, che rappresenta nell’uomo la sede più evoluta del sistema nervoso centrale, indispensabile per i più elevati processi nervosi e per le manifestazioni psichiche superiori.