palmitico
palmìtico agg. [der. di palmit(ina)]. – Acido p.: composto organico, acido alifatico insaturo a 16 atomi di carbonio (anche noto come acido esadecilico, esadecanoico, cetilico), contenuto in quasi tutti i grassi animali, allo stato di estere, in quantità variabili dal 7 al 70%; è una sostanza incolore, insolubile in acqua, che si estrae per separazione dagli altri acidi grassi, ottenuti per saponificazione da olî e grassi, per cristallizzazione frazionata o per distillazione frazionata, e si usa nell’industria per preparare esteri, sali metallici, alcole cetilico, ecc., utilizzati nella produzione di vernici, cosmetici, saponi, tensioattivi. I suoi esteri con la glicerina vengono denominati mono-, di- e tripalmitina a seconda che la molecola contenga uno, due, o tre radicali dell’acido palmitico. A contatto con la bile, unendosi con i sali biliari che determinano un aumento della superficie delle loro gocce, subiscono un’efficace azione della lipasi, realizzandosi quindi il meccanismo che è alla base della digestione e dell’assorbimento dei grassi.