panporcino
(o pamporcino o 'pan porcino') s. m. [comp. di pane1 e porcino, perché i suoi tuberi sono ritenuti cibo gradito ai maiali; l’espressione, che ha corrispondenze in gran parte delle lingue europee, è già presente nel lat. mediev. panis porcinus]. – Nome comune delle specie del genere ciclamino, e in partic. di Cyclamen purpurescens (sinon. C. europaeum), che si trova nei boschi, spec. faggete, dalla zona sub-montana a quella sub-alpina delle Alpi e dell’Appennino settentr., dove fiorisce da agosto a ottobre: ha rizoma tuberiforme globoso, foglie più o meno arrotondate con margine intero o crenulato, di colore verde con macchie più chiare nella pagina superiore, rosso-vinoso in quella inferiore, e fiori profumati con corolla porporina o rosea, più raramente bianca; è anche coltivato a scopo decorativo (v. fig. a p. 824).