pantouflage
s. m. inv. Il fenomeno dello spostamento di dipendenti statali di alto livello che, terminato il servizio per lo Stato, entrano nel settore privato; porte girevoli1 (V.). ♦ Gli avvocati-deputati al soldo delle grandi società quando si abbandonano alle delizie del pantouflage, del passaggio dall'impiego pubblico ad un impiego provato. (Pierre MIlza, tradotto da Luciano Conti, Corriere della sera, 4 maggio 1981, p. 3) • I giornali sono pieni di notizie sul passaggio in massa al settore privato – specie alla "nuova economia" – di alti funzionari di Stato, cosa che in francese si usa chiamare pantouflage. Perfino alcuni politici stanno rinunciando alla carriera per entrare nel mondo degli affari. Il rapporto tra i costi e i vantaggi dell'attività politica sembra essersi spostato decisamente in senso negativo. Si tratta di un processo pericoloso per la democrazia. (Dominique Moïsi, Global-Stampa, 31 marzo 2000, n. 2, p. 5) • Almeno a prima vista, la politica francese non è mai entrata nella modernità. Il rigido sistema di ascesa istituzionale – dalla scuola della funzione pubblica dell'Ena fino ai vertici dello stato – impone una vita dedicata alla politica. Hollande e gran parte della sua squadra ne sono il tipico prodotto. Ma a ben guardare la pratica del “pantouflage” – il passaggio di alti funzionari o politici al settore privato – è diffusa anche tra gli hollandiani. In febbraio Laurence Boone, la consigliera speciale di Hollande sull'economia, ha lasciato l'Eliseo per entrare nel gruppo assicurativo Axa, il cui amministratore delegato Henri de Castries era stato compagno di banco del presidente francese all'Ena. (David Carretta, Foglio.it, 14 luglio 2016, Esteri) • L’art. 1, co. 42, lett. l) della l. 190/2012, ha contemplato l’ipotesi relativa alla cd. “incompatibilità successiva” (pantouflage), introducendo all’art. 53 del d.lgs. 165/2001, il co. 16-ter, ove è disposto il divieto per i dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, abbiano esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni, di svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell’attività dell’amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri. La norma sul divieto di pantouflage prevede inoltre specifiche conseguenze sanzionatorie, quali la nullità del contratto concluso e dell’incarico conferito in violazione del predetto divieto; inoltre, ai soggetti privati che hanno conferito l’incarico è preclusa la possibilità di contrattare con le pubbliche amministrazioni nei tre anni successivi, con contestuale obbligo di restituzione dei compensi eventualmente percepiti ed accertati ad essi riferiti. (Autorità Nazionale Anticorruzione, Aggiornamento 2018 al Piano Nazionale Anticorruzione in “Supplemento ordinario” n. 58 alla «Gazzetta Ufficiale», serie generale n. 296, 21 dicembre 2018) • La proposta, aperta al "contributo delle opposizioni", vede fissato come termine dell'entrata in vigore il 1° gennaio 2021 perché deve essere, sottolinea Brescia, "una priorità". Tra i punti principali quello di una regolamentazione più stringente al passaggio delle toghe in politica, diventano ineleggibili direttori e vicedirettori dei giornali e poi norme sul blind trust e l'introduzione del 'pantouflage', ovvero il periodo di un anno dopo la cessazione dell'incarico nel quale non è possibile svolgere attività d'impresa o assumere incarichi presso imprese private o enti pubblici, se non previa una autorizzazione dell'Autorità che dovrà verificare l'insussistenza di conflitti di interessi. (Repubblica.it, 16 luglio 2020, Politica).
Voce fr., derivata dal v. intr. pantoufler ‘smettere di prestare servizio per lo Stato per entrare nel settore privato’, a sua volta da pantoufle (propriam. 'pantofola'), nell'accezione gergale di 'situazione per cui un militare o un funzionario formatosi all'École polytechnique o, più in generale, in un'alta scuola statale, smesso il proprio servizio per lo Stato, entra nel settore privato'.