paparazzato
p. pass. e agg. Colto dall’obiettivo indiscreto di un paparazzo. ◆ Enzo Ghinazzi in arte Pupo. […] ora la sua intensa vita sentimentale si sarebbe ulteriormente arricchita: come ha documentato Novella 2000 qualche settimana fa pubblicando le foto romane della «Pupa di Pupo», la misteriosa brunetta paparazzata per strada mentre lo bacia con passione. (Aldo De Luca, Messaggero, 2 aprile 2005, p. 43, Roma Giorno & Notte) • Lo dice anche [Antonello] Venditti che «certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano» (Amici mai). Capita a Penelope Cruz e Javier Bardem appena paparazzati su Hola in romantica vacanza esotica. (Giovanna Cavalli, Corriere della sera, 12 ottobre 2007, p. 27, Cronache) • Lei è la figlia di Pier Ferdinando Casini, lui un compagno di scuola. Sono stati «paparazzati», come si dice con un neologismo ipocritamente spensierato, mentre sciavano insieme, e sbattuti su un rotocalco come presunto «gossip politico»: alla faccia di ogni legge sulla tutela dei minori. (Michele Serra, Repubblica, 10 gennaio 2008, p. 26, Commenti).
Derivato dal s. m. paparazzo con l’aggiunta del suffisso -ato.
Già attestato nel Corriere della sera del 7 novembre 1994, Corriere Economia, p. 21 (Paolo Martini).