papero
pàpero s. m. [voce onomatopeica]. – Oca giovane; può indicare il maschio soltanto, o genericam. il maschio e la femmina; talora indica addirittura l’oca adulta (spec. il maschio). Per il femm., v. papera. Locuzioni e modi prov.: camminare a papero (o a papera), camminare con le punte dei piedi rivolte verso l’esterno e la pianta tutta appoggiata per terra, in un modo che ricorda l’andatura del papero; buon p. e cattiva oca, di chi prometteva bene da giovane e si è poi guastato con l’età; tanto beve l’oca quanto il p., non v’è molta differenza di costo per il mantenimento di grandi e piccini; i p. menano a bere le oche, quando chi ne sa di meno presume d’insegnare a chi ne sa di più; affidare (o lasciare, dare) la lattuga in guardia ai p., affidare qualcosa proprio alla persona meno adatta. ◆ Dim. paperino (v.), paperèllo, paperétto; tra dim. e accr. paperòtto, paperòttolo; spreg. paperùccio; accr. paperóne (anche con un sign. partic.: v. la voce); pegg. paperàccio.