papiro
s. m. [dal lat. papyrus, gr. πάπυρος]. – 1. Erba perenne delle ciperacee (lat. scient. Cyperus papyrus), originaria dell’Africa centrale e della valle del Nilo e presente anche in Sicilia, presso Siracusa; è caratterizzata da un rizoma molto grosso, fusto eretto trigono, privo di foglie se sterile, con grande infiorescenza ombrelliforme; vive allo stato spontaneo in acque poco profonde e a lento scorrimento. Era già noto nell’area mediterranea alcuni millennî prima di Cristo, ed era adoperato per ricavarne fibre tessili, come materiale per imbarcazioni, e soprattutto per la preparazione dei papiri. 2. a. Materiale scrittorio molto diffuso nell’antichità (soprattutto fra gli Egizî e presso altri popoli dell’Oriente, come Ebrei e Babilonesi, e in tutto il mondo greco-romano), ottenuto utilizzando la parte interna, bianca e spugnosa, dello stelo del papiro, che veniva tagliata in sottili strisce, poi bagnate, sovrapposte e incrociate, indi pressate: il foglio così ottenuto era martellato, lisciato e rifilato; più fogli del medesimo formato venivano incollati l’uno accanto all’altro, in modo da formare un lungo nastro, poi arrotolato, sul quale si scriveva parallelamente alle fibre (recto è detta la faccia interna del rotolo in cui le strisce procedono nel senso della lunghezza e che presenta normalmente la scrittura, verso la faccia opposta, che solo talvolta presenta la scrittura: in tal caso il papiro è detto opistografo). b. Testo o documento scritto su papiro: p. egiziani, orientali; p. ercolanesi, ravennati; i p. di Ossirinco (città del Medio Egitto, dove le esplorazioni archeologiche dalla fine del sec. 19° hanno riportato alla luce una bella e numerosa serie di papiri greci); ritrovamento, lettura, interpretazione di un papiro. 3. estens. a. ant. Carta (cfr. il fr. papier): Come procede innanzi da l’ardore Per lo p. suso, un color bruno Che non è nero ancora e ’l bianco more (Dante). b. scherz. Documento, o in genere foglio di carta scritta o stampata, per lo più prolisso e noioso: fammi vedere cosa dice questo papiro. c. Nel gergo goliardico, documento in latino maccheronico, ornato di disegni varî, per lo più osceni o caricaturali, rilasciato, nel passato, dietro corresponsione di un compenso di varia natura, dagli studenti anziani alle matricole, come attestato comprovante la loro ammissione nel mondo studentesco (v. anche matricola, nel sign. 1 c).