paraistituzionale
(para-istituzionale), agg. Che può sembrare proprio delle istituzioni, che mostra un carattere istituzionale. ◆ Per il leader dell’Udeur, Clemente Mastella, la devolution a due velocità è una «secessione paraistituzionale» che incontrerebbe, in caso di approvazione parlamentare, «una ribellione democratica molto forte». (Roberto Zuccolini, Corriere della sera, 10 luglio 2001, p. 6, In primo piano) • Oltre al fatto che domani mi è fisicamente impossibile essere presente nei vostri studi (capita che non sia proprio disoccupata), tenevo a farle presente queste motivazioni che hanno una logica conseguenza: fino a quando l’auspicio del Presidente della Repubblica non troverà attuazione nel suo salotto «privato ma paraistituzionale» – compresa riparazione adeguata del pregresso – per rispetto di me e della forza politica cui appartengo non accetterò briciole ed elemosine in un gioco truccato sperando che altri vogliano fare lo stesso. (Emma Bonino, Repubblica, 29 gennaio 2006, p. 1, Prima pagina) • una delle ipotesi di cui si parla oggi è proprio un altro governo para-istituzionale, fondato su pochi punti cruciali (legge elettorale, interventi per l’economia...). Il che non significa che siamo già a questo punto. (Stefano Folli, Sole 24 Ore, 20 settembre 2007, p. 15, Politica e Società).
Derivato dall’agg. istituzionale con l’aggiunta del prefisso para-.
Già attestato nella Repubblica del 18 ottobre 1985, p. 3, La crisi di governo (Giorgio Rossi), nella variante grafica para-istituzionale.