paraschegge
paraschégge s. m. [comp. di para-1 e scheggia], invar. – 1. a. Opera militare di difesa, formata da traversoni opportunamente dislocati tra i pezzi di artiglieria per proteggere i serventi da eventuali scoppî prematuri, oppure perpendicolarmente alle trincee per proteggere, almeno parzialmente, le truppe ivi ricoverate dagli effetti dello scoppio dei proiettili. b. Terrapieno o muro che nei depositi di munizioni divide un magazzino dall’altro, in modo da evitare la proiezione sugli altri magazzini delle schegge prodotte da un’eventuale esplosione in uno di essi. c. Protezione contro eventuali incursioni aeree, costituita da sacchetti di sabbia o tavoloni posti intorno a monumenti importanti o davanti all’entrata di rifugi antiaerei o di edifici di interesse pubblico. 2. Nella costruzione navale militare (di solito in funzione attributiva), riferito a dispositivi destinati a fare da schermo alle schegge provenienti dallo scoppio di proiettili: ponte e paratia p., dello scafo; scudo p., dei cannoni; paglietto p. (v. paglietto). In partic., coppa p., involucro metallico a forma di calotta che, sulle navi corazzate del passato, si poneva all’interno del fasciame, in corrispondenza della chiodatura della corazza, per impedire che i perni e i dadi, divelti dai proietti avversari, danneggiassero i locali.