parco biotecnologico
(parco bio-tecnologico), loc. s.le m. Area adibita alla ricerca e allo sviluppo di biotecnologie. ◆ In Scandinavia e Svizzera, invece, il sostegno ai «nuovi alchimisti» è dato piuttosto dai fondi pensione che hanno determinato in pochi anni la nascita di parchi biotecnologici come la Medicon Valley situata tra il Sud della Svezia e la Danimarca. A fare da traino a questo sviluppo, scrive ancora Ernst & Young, è paradossalmente la Germania, la patria del movimento ambientalista più forte d’Europa, dove ancora fino a qualche anno fa la parola «biotecnologia» rievocava gli esperimenti nazisti di eugenetica. (Sandro Orlando, Corriere della sera, 18 maggio 1998, p. 6, In primo piano) • [A Monaco di Baviera] oltre un milione di metri quadri [di terreno] [...] da «residenziali» si trasformeranno in «produttivi». Il tutto lasciando molto spazio al verde, e creando un «Freiham» (un’area destinata a parco bio-tecnologico) esattamente com’è accaduto sotto la Mole nel tratto cosiddetto di Spina 3, (Emanuela Minucci, Stampa, 27 marzo 2001, p. 45, In Città) • Dopo le sperimentazioni su cellule in vitro e sugli animali, la nuova molecola ha ottenuto dall’autorità britannica Mhra l’autorizzazione a svolgere nel Regno Unito la prima fase di sperimentazione sull’uomo, che se tutti gli esami daranno esiti positivi darà il via alla nascita di un nuovo farmaco ad uso topico per le dermatiti, il primo nato nel parco biotecnologico di Colleretto Giacosa. Sono decenni che in Piemonte non si registra una simile scoperta in campo farmaceutico. (Federica Cravero, Repubblica, 21 giugno 2007, Torino, p. XIII).
Composto dal s. m. parco e dall’agg. biotecnologico.
Già attestato nella Stampa del 6 marzo 1993, p. 31, Cronaca di Torino (Enzo Bacarani).