parestesia
paresteṡìa s. f. [comp. di para-2 e -estesia]. – Nel linguaggio medico: 1. Disturbo soggettivo della sensibilità, dovuto ad alterazioni del sistema nervoso periferico o di quello centrale, consistente nella insorgenza di una sensazione elementare (formicolio, pizzicore, solletico, ecc.) in assenza di una stimolazione specifica. 2. Disturbo della sensibilità obiettiva, diverso dall’iperestesia e dall’anestesia, consistente in una alterazione qualitativa della reazione a un determinato stimolo, come è il caso della sensazione di caldo destata da una stimolazione dolorifica.