parquet
‹parkè› s. m., fr. [dim. di parc, nel sign. di «piccolo recinto con tavolato» (come pista di ballo e sim.)]. – 1. Pavimento formato da elementi di legno forte (tavolette o doghe), spessi da 1 a 3 cm, disposti a spina di pesce, o a liste tutte parallele o in altri disegni, e fissati a un’orditura di correntini annegati in un letto di malta, oppure applicati direttamente su un sottofondo di battuto di cemento mediante collanti; tali elementi vengono poi lisciati in opera mediante macchina levigatrice e quindi lucidati a cera o spalmati di speciali vernici trasparenti. In ital. sono stati usati talvolta anche gli adattamenti palchetto, parchè e parchetto. 2. La sala, o la zona della sala, in cui, nelle borse valori, si riuniscono gli agenti di cambio per le contrattazioni ufficiali sui titoli; per estens., l’insieme degli agenti di cambio e anche il complesso delle operazioni di borsa. In partic., il mercato ufficiale che si svolge nelle borse valori, in contrapp. alla coulisse (v.), cioè al mercato libero.