partenariato civile
loc. s.le m. Istituto giuridico inglese, regolato dalla legge approvata in Gran Bretagna nel 2004, per il riconoscimento delle unioni di fatto. ◆ Molto presto in Gran Bretagna i gay potranno sposarsi. Lo prevede un progetto di legge del governo, secondo quanto annunciato dalla Regina. «Il mio governo manterrà gli impegni per accrescere eguaglianza e giustizia sociale con un testo di legge sul partenariato civile per le coppie dello stesso sesso», ha detto la regina Elisabetta, leggendo il programma legislativo per il prossimo anno. (Maria Chiara Bonazzi, Stampa, 27 novembre 2003, p. 1, Prima pagina) • [tit.] Gran Bretagna. Stessi diritti con il «partenariato civile» / Londra, partono le unioni gay [testo] Oggi entra in vigore in Gran Bretagna la legge, approvata dal Parlamento nel 2004, che autorizza le unioni tra omosessuali. Centinaia di coppie omosessuali si recheranno nei Comuni di residenza per notificare l’intenzione di unirsi in un «partenariato civile», simile al matrimonio, e dovranno attendere due settimane per le pubblicazioni. Le prime cerimonie si svolgeranno il 19 dicembre in Irlanda del Nord, il giorno successivo in Scozia, poi in Inghilterra e Galles. Con il «Civil Partnership Act», le coppie dello stesso sesso avranno medesimi diritti e doveri in materia di pensioni, eredità, tasse, immigrazione. (Arena, 5 dicembre 2005, p. 3, Attualità) • In un’antica chiesa di Londra due sacerdoti anglicani gay si sono uniti in matrimonio sanzionando così davanti a Dio un «partenariato civile» che avevano appena registrato in municipio. (Repubblica, 16 giugno 2008, p. 16, Politica estera).
Composto dal s. m. partenariato e dall’agg. civile, ricalcando l’espressione ingl. civil partnership (act).