partito-motore
loc. s.le m. Partito politico che si assume il ruolo di propulsore e animatore di una coalizione. ◆ E se non nasce l’Elefante, nascerà l’Elefantino. Lo ha annunciato al convegno di liberal, «Un bipolarismo che funzioni», il fedelissimo di [Mario] Segni Diego Masi: «Faremo una lista, fonderemo un partito-motore, ma non lasceremo l’eredità del referendum soltanto all’Asinello di [Antonio] Di Pietro». Questa accelerazione è uno degli effetti della resa dei conti dentro il comitato referendario, chiusa con una tregua. (Gianna Fregonara, Corriere della sera, 19 marzo 1999, p. 7, Politica) • per il nuovo Pd sarebbe utilissimo contarsi nelle urne, grazie alla quota proporzionale, per mettere subito alla prova la sua vocazione di partito-motore della coalizione di centrosinistra. (Mario Lavia, Europa, 15 marzo 2007, p. 3).
Composto dai s. m. partito e motore.
Già attestato nella Stampa del 1 ottobre 1992, p. 1, Prima pagina (Enzo Bettiza).