pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti Misto e di boscareccie incolte avene (T. Tasso). b. Relativo alla pastorizia: attività p.; cultura p., forma di economia basata sulla pastorizia, con adozione di tecniche, usi, forme sociali e credenze in rapporto a tale attività. 2. Che si ispira alla vita, all’ambiente, al mondo tipico dei pastori: poesia p. (o bucolica), genere di poesia caratterizzata da un’idealizzazione della vita dei pastori e in genere della vita campestre, per lo più in componimenti brevi e in forma dialogica, coltivata nella letteratura classica greca e latina e poi in quella italiana, con un periodo di grande fortuna nei sec. 15° e 16°, perdendo poi sempre più di vitalità: egloghe p.; favola p.; dramma p., quello che, originatosi dall’egloga dialogata, prima (sec. 15°) recitata nei festini di corte e poi via via scenicamente articolata, trova la sua più completa realizzazione, alla fine del sec. 16°, nell’Aminta del Tasso e nel Pastor fido del Guarini; poeti p., quelli che si sono dedicati a tale genere di poesia. Musica p., quella che si ispira alla campagna e alla vita dei pastori, rappresentata inizialmente da saggi teatrali (per es., le canzoni francesi, le villanelle del Cinquecento) e insieme da composizioni strumentali (per es., canzoni per liuti, capricci per cembalo), poi, verso il Settecento, da concerti e sonate, e maggiormente coltivata nel pieno e tardo Settecento in conseguenza del generale orientamento naturistico degli spiriti. In partic.: Sinfonia P., nome dato da Beethoven alla sua Sesta Sinfonia in fa maggiore op. 68, composta nel 1807-08 ed eseguita per la prima volta a Vienna il 22 dic. 1808; Sonata P., nome dato comunem. alla sonata in re maggiore op. 28 di Beethoven, composta nel 1801 (nome introdotto non dall’autore, ma dall’editore Cranz di Amburgo). Come s. f., pastorale, composizione di musica pastorale (v. pastorale2). 3. Del sacerdote o, più spesso, del vescovo (in quanto pastori d’anime): l’ufficio p.; le cure, le fatiche pastorali. In generale, nella teologia cattolica, azione p. (o più comunem. pastorale s. f.), l’insieme dei mezzi pratici necessarî per svolgere e attuare nel mondo gli insegnamenti di Cristo e della Chiesa. In partic.: teologia p., quella parte della scienza sacra che regola i doveri, indica i metodi, espone la legislazione della Chiesa, per il compimento dell’ufficio sacerdotale; lettera p. (o assol. pastorale, s. f.), lettera indirizzata dal vescovo di una diocesi, o da più vescovi di una circoscrizione ecclesiastica ai parroci e a tutti i fedeli, in cui si affrontano temi di fede o di carattere religioso, oppure vengono suggeriti orientamenti su problemi di carattere etico e sociale; consiglio p., organo consultivo della diocesi composto di sacerdoti, religiosi e laici scelti dal vescovo; visita p., la visita alle parrocchie della diocesi che il vescovo è tenuto periodicamente a fare; bastone p., e più com. pastorale s. m. (v. pastorale3). 4. In veterinaria, osso p., e più com. pastorale s. m. (v. pastorale4). ◆ Avv., letter., pastoralménte, secondo le consuetudini dei pastori, o nello stile e nei modi della poesia pastorale: l’ecloga intitolata «Tirsi» ... pastoralmente recitata nella presenza di madonna Elisabetta duchessa d’Urbino (Carducci).