patteggiare
v. tr. e intr. [der. di patto] (io pattéggio, ecc.; aus. avere). – Venire a patti; trattare, discutere per la conclusione di un patto, di un accordo: p. la resa col nemico (o p. col nemico per la resa); p. una tregua; p. il prezzo di una merce; p. con gli inquilini, con i creditori; anche in senso fig.: p. con la propria coscienza, accettare compromessi, transigere moralmente. Anticam. anche con la particella pron.: il vescovo d’Arezzo, come savio uomo, ... cercava patteggiarsi coi Fiorentini (Compagni). ◆ Part. pass. patteggiato, anche come agg., riferito a ciò che ha costituito l’oggetto di un patto o dei patti: la tregua patteggiata; con accezione più partic.: Così vid’ïo già temer li fanti Ch’uscivan patteggiati di Caprona (Dante), che uscivano da Caprona in seguito al patto di capitolazione già concluso.