pausa
pàuṡa s. f. [dal lat. pausa, connesso col gr. παῦσις «cessazione» o formato sull’imperat. aoristo παῦσαι «férmati» di παύω «cessare, far cessare»]. – 1. In genere, arresto, sosta, fermata: il bastardo di Buovo ... con la spada senza indugio e pausa Fende ogn’elmo (Ariosto); quindi, intervallo nell’azione, interruzione temporanea, più o meno breve, di un’attività, e sim.: nelle p. della lavorazione del film; sono stanco, facciamo un momento di p.; ho lavorato per ore e ore senza mai una p. (più com. sosta); fra il primo e il secondo atto c’è una p. di dieci minuti (più com. intervallo); pausa di riflessione, nel linguaggio giornalistico, interruzione di un’azione o di un’attività, per lo più pubblica o politica, che consenta di raccogliere e coordinare le idee sull’argomento in discussione e sulle decisioni da prendere. 2. Con sign. più determinati: a. Intervallo di silenzio che si fa parlando, leggendo, recitando: parlava adagio, con molte p.; fece una lunga p. prima di continuare; misurare le p., nella lettura o nella recitazione; dosava le p. per ottenere un più sicuro effetto sugli ascoltatori. Come termine tecnico, in fonetica, la fine della frase fonetica (che quindi non coincide necessariamente con la fine della frase sintattica), cioè l’arresto dell’attività fonatoria che intercorre tra sequenza e sequenza di fonemi: consonante, vocale in p., quella seguita da cessazione dell’attività fonatoria. b. In musica, cessazione temporanea del suono, che può cadere in qualsiasi momento della composizione musicale, e avere diversa importanza a seconda della sua durata e della sua posizione ritmica: p. d’una breve, d’una minima, d’un quarto, d’un ottavo; i violini hanno una p. di due battute; segni di p. (o anche assol. pause), i segni che nella scrittura musicale indicano il valore delle pause da farsi. c. Nel linguaggio medico, pause del cuore, gli intervalli tra un tono cardiaco e l’altro, distinti, per la diversa durata, in piccola p. (l’intervallo tra il primo e il secondo tono) e grande p. (l’intervallo tra il secondo e il primo tono del ciclo cardiaco successivo).