pavimento
paviménto s. m. [dal lat. pavimentum, der. di pavire «battere, assodare battendo»]. – 1. a. Qualsiasi struttura di rivestimento della superficie di calpestio di ambienti interni di edifici (per quelli esterni si usa piuttosto il termine pavimentazione), liscia e resistente, destinata a sopportare il passaggio di persone e, più raramente, di veicoli: il p. della stanza, del salotto, del corridoio, della cantina, del garage, ecc. Distinguendo i varî tipi: p. di legno, tavolato o parquet a seconda che sia eseguito con grosse tavole affiancate o con doghe disposte a spina o a tolda; p. di marmo; p. di marmette di cemento, di graniglia; p. di pietrini di cemento, eseguito con mattonelle di cemento pressato rigate in superficie a formare piccoli quadrati; p. di marmettoni, simile a quello di marmette di graniglia, ma con elementi di dimensioni maggiori e di migliore aspetto estetico; p. di piastrelle, di ceramica smaltata, di grès, di materie plastiche; p. di mattoni, disposti di piatto o in coltello (ammattonato, accoltellato); p. in teli di linoleum, di materie plastiche, di tessuti di fibre naturali o artificiali (moquette); p. alla veneziana, nel quale piccoli pezzi di marmo sono disseminati in uno strato di malta cementizia che viene levigato e lucidato dopo l’indurimento; bullettonato, eseguito con pezzi di lastre di marmo disposte a mosaico e allettate su malta cementizia; p. a mosaico; battuto di cemento, strato di malta cementizia compressa e lisciata superficialmente. Con uso generico: fare, riparare il p.; pulire, spazzare, lavare, lucidare i p.; mettersi ginocchioni sul p.; Non sempre i sassi sepolcrali a’ templi Fean pavimento (Foscolo). b. Per analogia, il ripiano dell’interno di una vettura, di un’autovettura (detto più propriam. pianale), di una carrozza ferroviaria, degli ambienti di una nave, ecc. 2. In geografia fisica, p. abissale, quella parte dei fondi oceanici che si trova a profondità variante da c. 2500 m a c. 5500 m, costituente la parte più estesa (oltre il 50%) della massa sommersa della crosta terrestre. 3. fig. Parte di alcune formazioni anatomiche che di queste costituisce la faccia, la parete o lo strato situati inferiormente; in partic., p. della bocca, il complesso delle formazioni situate al disopra del diaframma costituito dai due muscoli miloioidei, occupato pressoché completamente dalla lingua; p. pelvico, l’insieme delle parti molli che chiudono in basso la cavità pelvica.