peggio /'pɛdʒ:o/ [lat. pĕius, neutro di peior -ioris "peggiore"; trattato in ital. come compar. di bene]. - ■ avv. 1. [in modo peggiore: stare p.] ↔ meglio. 2. [in misura minore, premesso a part. pass.: mi è sembrato p. disposto dell'altra volta] ≈ meno. ↔ meglio, più. ■ agg. invar. [inferiore per qualità, meno buono] ≈ peggiore. ↔ meglio, migliore. ■ s. m. e f., solo al sing. [cosa o situazione peggiore: è il p. che mi potesse capitare] ↔ meglio. ● Espressioni: avere la peggio [risultare perdente in una gara o in un conflitto] ≈ perdere, soccombere. ↔ avere la meglio, prevalere, vincere; mettersi (o volgere) al peggio [di situazione e sim., prendere una cattiva piega: la faccenda si sta mettendo al p.] ≈ complicarsi, compromettersi, (fam.) guastarsi, mettersi male, peggiorare. ↑ precipitare. ↔ (fam.) aggiustarsi, mettersi bene (o al meglio), migliorare. ↑ risolversi. ▲ Locuz. prep.: alla (meno) peggio [piuttosto male, con scarso impegno: lavoro fatto alla (meno) p.] ≈ alla bell'e meglio, alla buona, (fam.) alla carlona, (fam.) come capita capita, raffazzonatamente, superficialmente. ↔ accuratamente, diligentemente, egregiamente. ↑ ad arte, alla perfezione; alla (o al) peggio [nella eventualità peggiore: alla (o al) p. ci dicono di no] ≈ (fam.) al limite, (fam.) male che vada, nella peggiore delle ipotesi. ↔ nella migliore delle ipotesi.