peggiorare
(ant. piggiorare) v. tr. e intr. [dal lat. tardo peiorare, der. di peior «peggiore»] (io peggióro, ecc.; pop. tosc. pèggioro, ecc.). – 1. tr. Rendere peggiore, ridurre in uno stato meno buono, in una condizione o situazione meno favorevole, sia in senso concreto e materiale sia per quanto riguarda gli effetti di natura morale, sociale, ecc.: le piogge continue hanno peggiorato il fondo stradale; la tua diffidenza non fa che p. la situazione; la solitudine ha peggiorato il suo carattere; un’emozione potrebbe p. le condizioni del malato. 2. intr. (aus. essere; riferito a persona anche avere) Diventare peggiore, meno soddisfacente, evolvere verso il peggio: la situazione è peggiorata notevolmente; il suo carattere peggiora di giorno in giorno; i rapporti con i nostri vicini stanno peggiorando; Il mondo pèggiora (Gridan parecchi), Il mondo pèggiora (Giusti). In partic., con riferimento alle condizioni fisiche di una persona: la sua salute peggiora; le condizioni generali del ferito sono peggiorate; spesso riferito alla persona stessa e usato assol.: l’ammalato peggiora; il paziente va peggiorando; lo trovo assai peggiorato. Ha uso assol. anche con riferimento al profitto scolastico: l’alunno nel secondo trimestre ha peggiorato. 3. tr., ant. Danneggiare, mettere in condizioni di svantaggio: egli vale ancora quaranta [soldi] o più, sì che tu mi piggiorresti [=peggioreresti] in due modi (Boccaccio).