pendaglio
pendàglio s. m. [der. di pendere]. – 1. Oggetto che pende; in partic.: a. Lavoro d’oreficeria, di materia più o meno preziosa e di forma varia, che si porta appeso a una collana, a una spilla, a un braccialetto, a un nastrino e sim., o che fa da orecchino. b. Doppia cinghia di cuoio che i militari portano attaccata al cinturino sotto la giubba o al cinturone, e alla quale appendono la sciabola o la spada. c. Tipo di passamano usato in passato nelle carrozze ferroviarie per sorreggere il braccio o la mano, costituito da un cordone terminante con un fiocco, oppure da un gallone ripiegato. 2. fig. P. da forca, o di forca, malvivente, canaglia, persona degna di essere impiccata. ◆ Nell’uso ant. è documentato anche un plur. femm.: Di lor cape’ ritorti le pendaglie Vegendo, par ch’io moia (Sacchetti). ◆ Dim. pendaglino; vezz. pendagliétto; accr. pendaglióne.