pentapoli
pentàpoli s. f. [dal lat. Pentapŏlis, gr. Πεντάπολις, comp. di πεντα- «penta-» e πόλις «città»]. – Nell’antichità classica, unione di cinque città costituita per perseguire determinati scopi (di culto, politici, ecc.): p. libica, la più nota, costituita dall’unione di cinque colonie greche della Cirenaica (Berenice, Arsinoe, Tolemaide, Cirene, Apollonia), che nell’età dei Tolomei, dal 4° al 1° sec. a. C., e poi da Diocleziano sino all’epoca bizantina formarono una particolare unità amministrativa. Nel medioevo fu detta Pentapoli una delle province dell’Italia bizantina, comprendente le cinque città episcopali della costa: Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, o anche Numana; da questa, detta anche P. marittima, si distingueva una P. montana, meno importante, che comprendeva le città di Urbino, Fossombrone, Cagli, Jesi, Osimo e Gubbio.