pentateuco
pentatèuco (o Pentatèuco, raro Pentetèuco) s. m. [dal lat. tardo pentateuchus, gr. πεντάτευχος, comp. di πεντα- «penta-» e τεῦχος «borsa o scrigno per i libri (rotoli di papiro)», o anche singolo libro]. – Titolo complessivo dei primi cinque libri della Bibbia chiamato dagli Ebrei «la legge» (Tōrāh), e in ambiente giudaico-alessandrino «i cinque libri» (πεντάτευχος), indicati con i titoli Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio; riflesso e risultato di una tradizione orale e scritta di origini assai antiche, che per il nucleo originario risale ai tempi in cui Israele si costituì come popolo – epoca nella quale era dominante la figura di Mosè, cui il pentateuco è stato più tardi attribuito –, esso fonde insieme materiali di natura e genere diversi, e nel complesso offre i frammenti di una storia che, prendendo inizio dalla creazione del mondo e di Adamo, dal peccato e dalla condanna, va poi restringendosi alla storia del popolo di Israele, il suo costituirsi, le sue peregrinazioni, sino alla morte di Mosè. Centrale è l’idea dell’alleanza fra dio (Yahweh) e il suo popolo, che da lui riceve la legge al cui rispetto è legato il compimento della promessa di Yahweh.