pentimento
pentiménto s. m. [der. di pentire (cfr. pentirsi)]. – 1. a. Sentimento di rimorso, dolore, rammarico per aver fatto cosa che si vorrebbe non aver fatto (sia perché male in sé o tale considerata, sia perché dannosa, offensiva o spiacevole nei rapporti con altre persone, sia perché in contrasto con una norma di natura giuridica o morale), o al contrario per avere omesso di fare ciò che sarebbe stato doveroso o giusto fare; in partic., sentimento di dolore per le colpe e i peccati commessi in trasgressione delle leggi divine, dei comandamenti e precetti religiosi, della fondamentale legge dell’amore verso Dio e verso gli altri (in questo senso, è meno preciso di contrizione, termine a sua volta contrapposto ad attrizione, che è il pentimento determinato dalla paura della pena): avere, provare, sentire, mostrare pentimento; p. sincero; un p. improvviso. b. Più genericam., dispiacere o disappunto per avere fatto o non fatto una cosa, per avere seguito un comportamento diverso da quello che si giudica sarebbe stato opportuno o conveniente o comunque preferibile: nella mia vita, ho sempre deciso seguendo la ragione e la coscienza, senza pentimenti. c. Nella dottrina del diritto penale, ogni forma di ravvedimento e di collaborazione con la giustizia da parte di criminali politici e comuni, che per determinati reati (sequestro di persona, associazione sovversiva, banda armata, ecc.), al pari di una circostanza attenuante, può comportare una notevole riduzione di pena. 2. estens. a. Mutamento di opinione, di parere: una decisione che non ammette pentimenti; un sì o un no senza pentimenti. b. Correzione che si apporta a un proprio scritto: scrivere, comporre di getto, senza incertezze o pentimenti; in partic., soprattutto al plur., le correzioni che un autore ha portato alla sua opera, già compiuta, in edizioni o rielaborazioni successive. c. Analogam., nella critica delle arti figurative, ogni mutamento che l’artista apporti in qualche parte già eseguita dell’opera, e che talora (spec. nelle pitture antiche) può essere scoperto per il riaffiorare, col passar del tempo, della prima soluzione dagli strati più profondi del colore, o usando speciali tecniche con i raggi X. ◆ Dim. pentimentùccio, non com., lieve pentimento o mutamento d’opinione, cambiamento di volontà (per lo più scherz.): se in questo tempo vi fosse nato qualche dubbio, qualche pentimentuccio, grilli di gioventù, avreste dovuto spiegarvi (Manzoni).