penultimo
penùltimo agg. [dal lat. tardo paenultĭmus, comp. di paene- «pene-» e ultĭmus «ultimo»]. – Che viene o si trova immediatamente prima dell’ultimo: il p. giorno; il p. verso; la p. volta; è arrivato p. nella corsa dei cento metri piani; la p. sillaba (anche s. f., la penultima); parola con l’accento sulla p., parola parossitona, piana. Legge della p., legge prosodica che regola l’accentazione moderna delle parole della lingua latina, secondo cui l’accento cade sulla penultima sillaba se questa è lunga, cade sulla terzultima se la penultima è breve (per es. monēre 〈monère〉, ma lègĕre 〈lèǧere〉); nella lingua scritta dell’epoca classica, le eccezioni a questa legge sono solo secondarie e dovute a cause determinate, mentre dovevano essere numerose nel latino parlato dell’età classica e ancor più in quello dell’età successiva.