penzolo
pènżolo agg. e s. m. [forse lat. *pèndiolus, der. di pendēre «pendere»]. – 1. agg., ant. Pendente, penzolante: si volse per prendere la scala p. (D’Annunzio). 2. s. m. a. Cosa che pende dall’alto; in partic., l’insieme di due o più grappoli d’uva pendenti da uno stesso tralcio, o appesi in luogo asciutto per conservarli, o anche un insieme di frutta o di ortaggi appesi a grappolo: un p. di sorbe, di pomodori. b. Nell’attrezzatura navale, pezzo di cavo di canapa o di acciaio, con una o con ambedue le estremità foggiate a occhio (gassa), adoperato per collegamenti varî.