perché [grafia unita di per che]. - ■ cong. 1. [in prop. interr. dirette o indirette, per chiedere il motivo per cui si verifica un dato fatto, o anche lo scopo per cui si fa qualcosa: p. non siete venuti alla festa?; spiegami p. te ne sei andato] ≈ come mai. 2. [come cong. causale, per introdurre una prop. secondaria con il verbo all'indic.: ho portato l'ombrello, p. quando sono uscito di casa il tempo era minaccioso] ≈ (lett.) ché, dal momento che, (ant.) dappoiché, dato che, giacché, in quanto (che), per il fatto che. 3. [con valore causale, ma in funzione di pron. relativo: non c'era motivo p. se ne andasse così all'improvviso] ≈ per cui, per il quale. 4. [come cong. finale, per introdurre una prop. secondaria con il verbo al cong.: gli scrissi p. si ricordasse della promessa fattami] ≈ affinché. ■ s. m., invar. 1. [ciò che determina o origina qualcosa: se ha agito così, ci sarà un p.] ≈ (lett.) cagione, causa, motivazione, motivo, ragione, scopo. 2. (estens.) [enunciato con cui si chiedono spiegazioni, chiarimenti: i p. dei bambini] ≈ domanda, dubbio, interrogativo, quesito, questione.