percosso
percòsso agg. [lat. percussus]. – Part. pass. di percuotere, usato solitamente con valore verbale, seguito perciò da compl. d’agente o di causa efficiente, ma che talora può reggere altri complementi, oppure avere (per ellissi del complemento) uso assol. o anche aggettivale, spec. in quelle accezioni nelle quali è esclusiva o più frequente la forma passiva del verbo; per es., nel sign. di scosso, impressionato, spaventato, profondamente turbato, o afflitto, affranto, colpito da qualche grave avversità o sciagura, e sim.: essere p. di stupore, di improvvisa meraviglia, o assol. rimanere percosso; Così percossa, attonita La terra al nunzio sta (Manzoni), alla notizia cioè della morte di Napoleone; Tu fior de la mia pianta Percossa e inaridita (Carducci); piangeva per un bisogno irrefrenabile di dare uno sfogo all’animo, così tremendamente percosso (Pirandello).