perdita /'pɛrdita/ s. f. [dal lat. perdĭta, femm. di perdĭtus, part. pass. di perdĕre "perdere"]. - 1. (eufem.) a. [il rimanere privo della presenza, della compagnia di una persona per causa di morte: la p. di un caro amico] ≈ decesso, (lett.) dipartita, morte, (eufem.) scomparsa, trapasso. ↔ vita. ‖ nascita. b. (estens.) [spec. al plur., danno subìto, in vite umane, nel corso di operazioni belliche: nello scontro ci furono molte p.] ≈ caduto, morto, vittima. ↔ sopravvissuto, superstite. 2. a. [l'essere privato di qualcosa: p. patrimoniale] ≈ privazione. ‖ sottrazione. ↔ acquisizione. b. [il non trovare più qualcosa: denunciare la p. dei documenti] ≈ smarrimento. ↔ ritrovamento. ● Espressioni: perdita di sensi ≈ mancamento, svenimento, Ⓣ (med.) lipotimia, Ⓣ (med.) sincope. c. [l'essere privato di un vantaggio, di una condizione di cui precedentemente si godeva: la p. del posto di lavoro] ≈ privazione. ↔ recupero, riacquisizione. d. [il non mettere proficuamente a frutto: una p. di tempo] ≈ sciupìo, spreco. 3. [il perdere una certa somma di denaro al gioco: rifarsi dopo una p.] ≈ ‖ insuccesso, sconfitta. ↑ batosta. ↔ vincita, vittoria. 4. [uscita di un liquido o di un gas dal luogo che lo contiene: p. di gas] ≈ dispersione, fuga, fuoriuscita, trapelamento. 5. (med.) [il fuoriuscire di un liquido fisiologico: una p. di sangue] ≈ effusione, fuoriuscita, versamento. ● Espressioni: fam., perdite bianche ≈ Ⓣ (med.) leucorrea. 6. (econ.) [mancata reintegrazione dei costi sostenuti in una qualsiasi attività: chiudere il bilancio con una forte p.] ≈ deficit, disavanzo, (non com.) disutile, passivo, rimessa. ↔ attivo, guadagno, utile. ▲ Locuz. prep.: in perdita 1. [che mostra un'eccedenza del passivo sull'attivo: bilancio in p.] ≈ deficitario, (in) passivo, (fam.) (in) rosso. ↔ (in) attivo, (fam.) (in) nero. 2. [in modo deficitario: chiudere in p.] ≈ in passivo. ↔ in attivo.