perfettista
s. m. e f. e agg. Chi crede nel perfettismo, non tenendo conto dei limiti propri della natura umana; che si ispira al perfettismo. ◆ in «Il problema dell’ateismo» [Augusto] Del Noce critica «il liberalismo perfettista», riferendosi non solo al socialismo liberale, ma anche al liberismo, che crede alla provvidenziale bontà della libertà economica. A suo dire va dissociato «il principio di libertà come valore della persona dal liberalismo economico». (Marcello Veneziani, Stampa, 11 dicembre 1999, p. 27, Società e Cultura) • Il perfettista non fa uso della ragione, ne abusa. E intossicati dalla nefasta idea perfettista sono, innanzi tutto, gli utopisti. (Dario Antiseri, Avvenire, 1° novembre 2007, p. 31, Agorà).
Derivato dal s. m. perfettismo con cambio del suffisso in -ista.
Già attestato nella Repubblica del 23 febbraio 1997, p. 30, Cultura (Antonio Gnoli).