pergamo1
pèrgamo1 s. m. [forse lat. pergŭla «loggetta» (nel lat. mediev. «architrave da cui pendevano le lampade»), incrociato col lat. mediev. pergamum «altura» (tratto per antonomasia dal nome classico, Pergămus f., poi Pergămum, della rocca di Troia; il gr. Πέργαμος e Πέργαμον, prima che nome proprio, era nome comune di «rocca, cittadella»)]. – Nell’architettura sacra, specie di balcone (detto anche pulpito) che nelle chiese si trova talora all’esterno e sporgente da una parete, ma di regola all’interno, ora addossato ai muri o a colonne o pilastri, ora isolato e sostenuto da elementi architettonici di piccole dimensioni ma riccamente ornati, dal quale il predicatore si rivolge ai fedeli: sarà in p. interdetto A le sfacciate donne fiorentine, L’andar mostrando con le poppe il petto (Dante). Per estens., ant. o letter., pulpito in genere, o tribuna elevata per pubblici discorsi. Locuzioni: salire in p., predicare e, iron., fare sermoni inopportuni e fuori di luogo; l’eloquenza del p., l’oratoria sacra, contrapposta a quella del foro o di piazza.